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Voglia di relax? La soluzione è un ritiro yoga in Marocco

Se siete in cerca di una vacanza all’insegna del relax assoluto, che rechi con se anche una ventata di novità e originalità, la soluzione ideale è un suggestivo ritiro yoga in Marocco.

Le dune del deserto sono uno scenario davvero unico in cui abbandonarsi alla meditazione, alla musica e alle danze serali, sotto il cielo stellato.

Quella dei ritiri yoga a Marrakech è un’esperienza magica che segna dentro ed arricchisce spiritualmente, restando impressa indelebilmente nelle coscienze. La bellezza mozzafiato del deserto, dove il tempo sembra essersi cristallizzato scorrendo con dolce, inesorabile lentezza, è il contesto perfetto per riflettere sulle direzioni e i sentieri che la nostra vita ha fin qui imboccato. Interrogarci su quanto le nostre aspettative siano state, sin qui, realmente appagate.

Abbandonate i finti stereotipi, che potrebbero scoraggiare (e sarebbe un grave errore!) la voglia di intraprendere una simile esperienza.Yoga-marocco

Ritiro di meditazione non significa che qualcuno vi sveglierà al suono di un gong, o di altri rumori molesti, alle prime luci dell’alba o nel cuore della notte, perché quello è l’orario giusto per meditare. Tutt’altro, la logica di un ritiro yoga è anzi centrata proprio sull’armonia, la gioiosità e giocosità dell’atto meditativo, sia individuale che collettivo; affinché ciò si realizzi, il tutto deve fluire nella maniera più spontanea, naturale e gradevole possibile.

Le dune del Sahara, le forti suggestioni dello sconfinato paesaggio desertico, già da se aiutano alla spontanea predisposizione d’animo, facilitando il raggiungimento di un solido stato meditativo. Tutta questa quiete, lontani dalla virtualità di internet e dei social, lontani dallo stress del traffico metropolitano e dalle pressioni dei forsennati ritmi lavorativi, infonde istantaneamente un senso di pace e serenità. Recupererete la gioia di sentirvi vivi, sentirete finanche il sangue fluire e circolare all’interno del vostro corpo; concentrandovi e focalizzando l’attenzione sulle piccole, ma preziose, realtà del nostro quotidiano cui ormai, sempre più spesso, purtroppo, non prestiamo più la giusta attenzione.

Il ritiro yoga non è soltanto spiritualità ma è anche un momento di grande comunione e condivisione: la miglior occasione possibile per favorire il contatto empatico tra persone che non si conoscono ancora tra di loro, ma che sono animati dai medesimi propositi di rimettersi in discussione.

Yoga1I riad a Marrakech, tra palme e giardini, tende e sedute a bordo piscina, sono autentiche oasi di pace e relax; non esiste una location migliore per praticare del sano yoga, riscoprendo il dialogo col proprio io interiore passa, ma anche la comunione con ciò che ci circonda.

Verrebbe quasi da dire che quest’esperienza, davvero unica nel suo genere, prima ancora che agli appassionati dei ritiri yoga (se ne hai già fatto uno, per forza poi non starai più nella pelle dal desiderio di ripeterlo) è consigliata sopratutto agli scettici. Vi permetterà di risvegliare un lato sopito della vostra personalità, una parte del vostro carattere che magari ignoravate finanche di possedere. Le dune, le stelle, l’atmosfera magica del Sahara, la scoperta che anche gli sconosciuti possono avere un lato interessante, cose affascinanti da narrare, vi inebrierà pian piano fino a travolgervi piacevolmente.

Nel deserto, basta davvero poco per scivolare nella giusta predisposizione meditativa: osservare la luna che sorge, contemplare il sole mentre tramonta e lascia riverberi e sfumature dai colori magici e indescrivibili sulle dune, seguire con lo sguardo l’incedere perpetuo degli scarabei lungo la sabbia; avrete quasi la sensazione, piacevolissima, di essere stati catapultati in un altro mondo se non, addirittura, in un altro pianeta.

Il clima è sereno e rilassato: nessun obbligo, nessun impegno nel dover presenziare “per forza” a tutti i momenti collettivi e meditativi; ognuno deve trovare spontaneamente il proprio ritmo e i propri equilibri, all’interno del programma consigliato dal ritiro. Chi lo preferisse, ad esempio, può anche semplicemente passeggiare in solitudine tra le dune del deserto, per calarsi al meglio nel contesto meditativo.

Per chi vuole attenersi al programma del ritiro, invece, esso prevede diversi laboratori con lezioni di meditazione, di postura, di respirazione, che passano attraverso la pratica e l’esercizio dello yoga e della danza. Per prendervi parte non è necessario essere portatori di esperienze o conoscenze pregresse, basta semplicemente essere animati dalla voglia di sperimentare, di mettere alla prova i propri limiti e, solo se è realmente possibile, di superarli.

L’esperienza è consigliata a persone di tutte le età, sesso, genere e nazionalità: chi vuole semplicemente prendersi un break dai ritmi lavorativi quotidiani, chi vuole calarsi in una realtà completamente nuova da continuare a perseguire anche al rientro a casa, chi vuole ripetere un’esperienza che ha avuto già occasione di apprezzare in passato. Ognuno ha qualcosa di differente ed ugualmente bello e ricco da attingere da questi incontri. La varietà, del resto, è un altro degli aspetti vincenti ed affascinanti di questi ritiri.

Chi torna da un’esperienza di pratica dello yoga in Marocco, dopo, non sarà più la stessa persona di prima. Si riscoprirà piacevolmente trasformato: forse un po’ nostalgico, è vero, perché vorrebbe trovarsi ancora in quel magico contesto e in quell’atmosfera unica; ma sicuramente anche più tollerante, un pizzico più sereno nel sopportare la stressante routine lavorativa e metropolitana. Se partecipare al ritiro è servito a cambiarvi in meglio, a rendervi meno “ciechi” ed egoisti, vuol dire che ha sortito il suo effetto finale. Se così non fosse, invece, non disperate.

Come già detto, l’importante è provare e mettersi in gioco. Significa che i tempi del cambiamento non sono ancora maturi, magari ci si rivede al prossimo ritiro, per riprendere il percorso dal punto in cui era stato interrotto.

 


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