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Kate Winslet testimonial di L’Oreal esige nel contratto la clausola “no photoshopping” e spiega perchè…

kate-winslet_L'OREAL_ NO PHOTOSHOP

Capita sempre più frequentemente di vedere copertine di riviste e campagne pubblicitarie con testimonial totalmente trasformate dal fotoritocco, al punto da chiedersi perchè scegliere una modella, una cantante, un’attrice famosa, pagarla fior di quattrini, per poi renderla irriconoscibile attraverso l’uso selvaggio di Photoshop. C’è chi con questo meccanismo non ci sta e ha deciso di dirlo a gran voce.

Kate Winslet, ingaggiata per la nuova campagna pubblicitaria L’Oreal ha espressamente richiesto all’azienda che nel contratto venisse inserita la “no photoshopping clause” ovvero una clausola che vieta al brand di manipolare gli scatti della campagna che la vedranno protagonista con Photoshop. Interpellata dai giornalisti sulla singolare richiesta (ci sono colleghe che chiedono l’esatto contrario, pur di apparire perfette), l’attrice quarantenne ha candidamente risposto così:

“Abbiamo una responsabilità importante nei confronti delle nuove generazioni, specie delle giovani donne. Vorrei che venisse sempre raccontata la verità su di me e su chi sono veramente in modo che esse possano avere dei modelli forti da seguire. Tocca a noi crescere le giovani donne come persone forti. Questo per me è davvero importante”.

Non sappiamo se questa importante presa di posizione contribuirà a cambiare le cose, se l’industria della moda e della bellezza, le riviste, le agenzie di modelle, smetteranno di proporre ideali di bellezza irraggiungibili, ma quello di Kate Winslet, che per prima è stata vittima di fotoritocco selvaggio per rientrare in certi standard del “gusto” generale, è stato un gesto ammirevole che fa onore ad una donna eccezionale e, oggi più che mai, vera.

 


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