Se dico multitasking è ovvio che, da donne sappiate perfettamente cosa intendo. Probabilmente perché mentre leggete state facendo contemporaneamente almeno altre 10 attività. Ma se dico multimasking probabilmente vi suonerà nuovo.
Con questo termine, diventato un popolare hashtag sui social, si fa riferimento ad una nuova mania beauty che ha contagiato le appassionate di skincare e che si fonda su un assunto tanto semplice quanto vero: la pelle del nostro viso non è tutta uguale, ogni area ha problematiche differenti e richiede pertanto cure e trattamenti ad hoc.
Ci sono zone del viso secche, altre più grasse, altre ancora presentano problemi di pori dilatati: è inverosimile che una maschera di bellezza possa andare bene per tutto il viso.
In nostro soccorso arriva #multimasking, una tecnica che riconosce la differenza tra le guance, zona T e contorno occhi e li tratta di conseguenza, applicando maschere diverse zona per zona. Si fa a casa, fai-da-te, utilizzando maschere monodose di diverso tipo, ma è lo stesso sistema che si usa nei saloni di bellezza, dove i trattamenti sono “personalizzati” e localizzati.
TIPS: Il viso si suddivide in tre aree principali:
Zona-T (mento, naso e fronte) è la zona che generalmente produce la maggior parte del sebo e quindi richiede una maschera a base di argilla o acido salicilico per rimuovere impurità dai pori e aiutare a prevenire punti neri e brufoli.
Guance è la zona che tende a seccare più facilmente, quindi l’ideale è una maschera idratante.
Contorno occhi è la zona più sensibile e, a seconda della vostra età e patrimonio genetico, quella che tende ad invecchiare prima; per questo una maschera al retinoloo in generale anti-age, può essere utile.
Non dmenticate che la pelle cambia da stagione a stagione e con essa le vostre esigenze, osservatene i cambiamenti e fate in modo di cambiare maschere di conseguenza.
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