Non è bastato che Arisa, condividendo il suo nuovo taglio di capelli, esordisse con una frase piuttosto eloquente come «Comunque, che si sappia: io mi trovo bellissima».
No, perchè il morbo dell’opinione non richiesta, nell’era dei social network è sempre lì che serpeggia, pronto a manifestarsi alla prima opportunità. E un taglio cortissimo, praticamente rasato, un colpo di testa così coraggioso era più un’occasione ghiotta.
Ecco quindi scatenarsi sotto le foto condivise da Arisa una valanga di commenti offensivi che criticano l’azzardo della cantante. Critiche fuori luogo, cattiverie gratuite che puntano il dito sui suoi difetti che anzichè camuffare o correggere (“…esiste la chirurgia!! Rifatti il naso almeno quello!”) mette in bella mostra, fregandose del giudizio altrui e dei canoni estetici.
Cosa se ne deduce da tutto questo? Che non basta piacersi e stare bene con se stesse. Che c’è chi ha personalità da vendere, se ne frega e osa e chi non ci riesce e subisce.
Ma il vivi e lascia vivere è passato di moda?
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