Beauty news Benessere

Mal di smartphone: dal Text Neck alle rughe, scopri i rischi e l’app per evitarli

text_neck_mal_di_smartphone

text_neck_mal_di_smartphone

Quando inviamo un’e-mail, quando leggiamo un sms, quando scriviamo ad un’amica su WhatsApp, scorriamo gli aggiornamenti su Instagram o guardiamo video di cuccioli su YouTube, se non siamo al computer stiamo usando uno smartphone o un tablet. Il tempo che dedichiamo ogni giorno a svolgere queste attività è stato studiato e analizzato per evidenziare una serie di problemi di salute che possono essere riassunti in: mal di smartphone.

Faccia da smartphone: il Dottor Mervyn Patterson del Woodford Medical Group di Danbury in Gran Bretagna l’ha definita così l’espressione che assumiamo quando guardiamo lo schermo del telefono; l’elemento più evidente sono le guance cascanti, rilassate verso il basso (complice la forza di gravità). La bocca semi-aperta è un dettaglio variabile che non accomuna tutti ma in molti casi è presente.

Collo da smartphone: così lo hanno battezzato i giapponesi, mentre gli inglesi lo chiamano “Text next” (collo da messaggi), che sembra abbiano constatato per primi il problema nella popolazione giovane (soprattutto, ma non solo). Per utilizzare lo smartphone pieghiamo il collo portando il mento verso il petto e questo causa due problemi di diversa natura: uno estetico, le rughe del collo aumentano e l’altro posturale, che causa dolori alle spalle, nausea o vertigini (come per la cervicale) e intorpidimento. Questo perché obblighiamo il collo a mantenere una posizione innaturale (non verticale) per troppo tempo ogni giorno e le vertebre e i tendini a reggere un peso (quello della testa) che varia tra i 4 e i 5 kg.

text_neck_collo_da_smartphone

Come verificare se soffrite di “collo da smartphone”? Portate il collo indietro come per guardare il cielo o il tetto, poi tornate alla posizione do partenza (testa dritta e sguardo verso avanti), se nel fare questo movimento sentite dolore, bruciore o il movimento non è fluido, molto probabilmente soffrite di questo disturbo causato dal telefono.

Postura non corretta: L’università di Queensland in Australia ha condotto uno studio con oggetto una ventina di giovani; dall’osservazione si è evinto che la maggior parte di noi cammina utilizzando lo smartphone, quindi non solo distratto (e di conseguenza più a rischio incidenti), ma assume una posizione del corpo non corretta che altera la corretta postura ed il bilanciamento del corpo.

Inoltre moltissime persone, per avere una maggiore stabilità quando si è in piedi e rendere “più comoda” la posizione di lettura o utilizzo dello smartphone, tende a buttare il bacino e il sedere in avanti e questo causa anche gravi problemi non solo muscoli e di postura, ma anche estetici: le cosce risulta più grandi, la pancia in fuori e il sedere si ritrae, insomma tutt’altro che un bel vedere. In questo articolo vi abbiamo mostrato come una postura non corretta possa far apparire un corpo meno tonico, magro o in forma.

Come si può prevenire il mal di smartphone? Prima di tutto cercando di utilizzare il telefono tenendo il collo in posizione verticale quanto più possibile. Se siete alla scrivania, a tavola o ovunque abbiate una base di appoggio, poggiate i gomiti e reggete il telefono dritto davanti agli occhi, proprio come se foste al computer. Questo per evitare le rughe del collo e di gravare sulla colonna vertebrale.

Per alleviare i dolori al collo è utile fare dello stretching: rilassate le spalle (assicuratevi che non siano contratte verso l’alto, ma basse e senza tensione), poi fate una serie di movimenti lenti, come a voler mimare “si” (dall’alto al basso) e “no” (da sinistra a destra e viceversa).

Altro modo per prevenire questo problema causato dalla tecnologia è, paradossalmente, scaricare un’app (se avete Android). Si chiama Text Neck Indicator, riconosce la posizione in cui state usando il telefono e vi segnala con una spia rossa quando questa non è corretta, in verde se invece state assumendo una posizione che non mette a rischio il vostro collo.


Potrebbe interessarti

Nessun Commento

Lascia un Commento

Connect with Facebook