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Make-up bag: Cath Kidston, H&M, Pip Studio, Sephora a ciascuna la sua trousse

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Che il contenuto sia più importante del contenitore, è cosa nota, ma la regola non è sempre applicabile. Quando si parla di make-up bag, è impossibile tracurare l’importanza della trousse che scegliamo per custodire i nostri alleati di bellezza quotidiani e non pensiate che una valga l’altra o che se una bag va bene per una donna, andrà certamente bene per un’altra.

C’è chi la vuole di dimensioni ridotte per poterla portare sempre con sé, c’è chi la preferisce impermeabile per poterla appoggiare sul lavabo del bagno in ufficio per un ritocco veloce, cè chi opta per grafiche un po’ naia, chi va matta per le righe e chi per i pois, chi la sceglie coordinata agli altri accessori e chi invece punta sull’ironia.

Eccone alcune tra le più originali in circolazione: trasparente e a prova di controlli aeroportuali la trousse Be a Bomb di Sephora, floreari e romantiche quelle proposte da Cath Kidston e Pip Studio, a mini pois quella H&M, pocket e a righe quella Kate Spade, un classico quella Victoria’s Secret, impermeabile quella del brand Maptote, con l’iconica stampa Bambi quella proposta da Givenchy e ironica quella firmata Zoella.

Dimensioni, materiali, fantasie differenti ma non è detto che se ne debba scegliere solo una, di make-up bag più se ne hanno e meglio è: una da tenere in borsa, un’altra in ufficio, un’altra ancora nella borsa della palestra…


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