Spesso quando si ha necessità di esfoliare e detergere la pelle, si tende a ricorrere a prodotti aggressivi che puliscono sì, ma soprattutto irritano le pelli più delicate.
Ultimamente sul web, a proposito di pulizia del viso, s parla moltissimo di una novità, diventata un tormentone, la Konjac Sponge, una spugna estratta dalla radice di Konjac, molto nota in Asia per le sue proprietà benefiche. (Io della radice di Konjac ve ne ho parlato a proposito degli Shirataki, buonissimi spaghetti senza carboidrati che ho cucinato con le verdure).
La Konjac Sponge è composta da fibre vegetali, è biodegradabile ed è priva di coloranti. Si usa senza l’aggiunta di detergenti per la detersione quotidiana del viso e per rimuovere il make-up (anche quello waterproof!).
I vantaggi sono moltissimi: è adatta a tutti i tipi di pelle, riequilibra il pH naturale, elimina le impurità, contrasta la pelle grassa ed esfolia con delicatezza stimolando nel frattempo il flusso sanguigno e la rigenerazione cellulare, lasciando la pelle pulita, morbida e levigata.
Le spugnette, oltre alla versione bianca classica, pura al 100%, sono disponibili in diversi formati e colori, la colorazione è dovuta all’ingrediente contenuto, ecco qualche esempio:
Konjac Sponge Pink Clay contiene argilla rosa, è purificante, disinfettante, idratante.
Konjac Sponge Rich French Green Clay è composta da argilla verde, ideale per pelli impure
Konjac Sponge Characoal Bamboo è composta da carbone vegetale attivo di bambù combatte i punti neri e l’eccesso di sebo.
Dopo ogni utilizzo la spugna va sciacquata, strizzata con cura e lasciata asciugare all’aria per evitare il ristagno di acqua e la conseguente formazione di muffe e batteri. Una volta asciutta la spugna Konjac diventerà dura, ma basta bagnarla con acqua tiepida per farla tornare morbida.
Di spugne Konjac in commercio oggi ce ne sono diverse (le propone pure Kiko) ma la prima, l’originale, costa 9,99 e potete acquistarla qui oppure qui.
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