Si chiama Cocamide DEA ed è, semplificiando, una sostanza ottenuta per reazione degli acidi grassi estratti dall’olio di cocco con dietanolammina; leggi olio di cocco e pensi a qualcosa di naturale, pare invece che nel 2012 l’ente di salute ambientale della California abbia incluso la cocamide DEA nell’elenco dei prodotti chimici che causano il cancro, e nel settembre 2013, quindi pochi mesi fa, il Centro per la Salute Ambientale Californiano (CEH) abbia fatto causa ad alcune società che hanno messo in commercio prodotti che contengono il composto.
Come spesso accade in queste situazioni ci si augurerebbe che un elenco dei marchi e prodotti da cestinare fosse reso pubblico, ma trovarne uno attendibile sul web non è affatto facile. La soluzione migliore al momento è quella di leggere l’Inci dei prodotti che tutilizzate a casa (ovvero le etichette sul retro) ed invidivuare fra gli ingredienti la Cocamide DEA o Cocamide Dietanolammide)
5 Commenti
No per(d)INCI | torinofashionbloggers
22 Gennaio 2014 at 09:07[…] Tra i non ionici i più sotto accusa e potenzialmente pericolosi Cocamide DEA/MEA/TEA. […]
Manuela
28 Dicembre 2013 at 11:36Un ottimo aiuto per sapere se gli ingredienti del nostro shampoo non sono proprio innocui è biodizionario.it 😉
Lisa
22 Dicembre 2013 at 12:02Ciao Sonia, nel mio shampoo ho trovato COCAMIDE MEA e COCAMIDOPROPYL BETAINE… È sempre la stessa sostanza?
Sonia Grispo
27 Dicembre 2013 at 18:47La prima sì, la seconda non saprei
Elsa
20 Dicembre 2013 at 10:36Ciao Sonia,
la Lush pare la usi in molti prodotti..
http://www.lush.it/?route=lush/lushopaedia&ingredient_id=136